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STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI
della lega conchiusa contro Venezia; aggiungendo, però, che egli non l’aveva per anco sancita, nè l’avrebbe sancita mai, quando la república, cedendogli le due suddette città, gliene avesse offerto plausibile pretesto.
   Non consta so maggior sorpresa o sgomento abbia recalo al Governo Veneto il dispaccio nel quale era rivelalo il terribile secreto. Ma non esita ad asserire il Daru che, fra i diversi sentimenti suscitali da quella lettura, v’era , anche, in certo modo,, lusingalo l’amor proprio di quei signori, ai quali pareva di crescere d’imporlanza, vedendosi degni di lanl’ odio e di tanta gelosia.
   Fu il procuratore Domenico Trevisani che fece prevalere il consiglio di non cedere alle pretensioni di papa Giulio ; e 1’ Amelot dichiara che fu per la debolezza e per l’ignoranza dei più , i quali, punto non curandosi dell’avvenire, amano meglio perdere il tulio in un tempo determinalo, che fare Io spontaneo sacrifizio di una piccola parte per salvare il resto. Simili, egli dice, a quegli avari mercanti che finiscono col naufragare, per non aver voluto gettar a tempo qualche merce; od a quegli infermi che si lascian prendere dalla cangrena per risparmiare il dolore di una piccola amputazione.
—	Ma il Quadri cerca di giuslificar la república colla ' ragione che, non essendo essa ancora accostumala a cedere, rifiutò la proposizione anche pel limore che, mostrando debolezza, la corte di Roma, con nuovi pretesti rinnovasse le sue pretensioni. (1)
   Sulla testimonianza di Andrea Mocenigo, ¡storico quasi contemporaneo, il Daru assicura che, dopo aver indarno
(1) Qc/vDr.i. come sopra.