300 STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI di esser sla tentado per parie de alcun ambassador, sia procurado che el continua la pratica, tanto che se possa concertar de mandar a retenir la persona in fragrante, e quando se possa in quello istante verificar el dito di quel nobile nostro, quella persona sia mandada subito ad annegar, mentre però non sia l’ambassador istesso el anco il suo secretano, perchè ij altri se può finzer de non conoscerli. « 29. [ bandidi che se suol recoverar in casa dei ambassadori, se ij sarà per casi ordinarii, se può far vista de non saperlo, perchè in sprezzo del governo non ij vada per la città; ma se ij fosse per materia de Stado o intacco de cassa, o per altri casi atroci, sia procurada la sua relention, e quando non se possa far altro, ij siano fatti ammazzar privatamente. « 50. Per ogni caso grave o lieve, che alcun nobile nostro se ricoverasse in casa de qualche ambassador, el sia fatto ammazzar sollecitamente. « 51. Se alcun nobile nostro fosse bandito, e fosse dimandado in gratia da qualche testa coronata, mentre non sia per caso atroce o per intacco de cassa, se poderia restituirlo, quando tanto paresse al senato in quel tempo; ma el sia sempre osservado, non solo quando l’entrasse in Pregadi, ma anco in tutti i soi discorsi et in tutti i soi andamenti, e sia descritto nel libro dei sospetti, ma se esprima la causa de haverlo descritto. « 52. Se alcun nobile nostro, non bandido, andasse a servir qualche principe, levadi quelli che fosse preti o frati, e che dimorassero a Roma, sia subito rechiamado, sotto pena della disgratia pubblica, e se recusasse venir, sia incarceradi i suoi più propinqui; e se per mesi doi ricusasse ancora venir, sia procurado de farlo ammazzar