CAPITOLO IX. 259 sore. Si osserva pure che quando ricerchino casa che sij di raggione di alcun nobile nostro, questo non fermi apuntamento alcuno, se prima non comparisce al magistrato nostro ad impetrarne licenza ; el acciò sij da noi prescritto il modo di questo negociato, senza com-municatione di quel nobile con alcun ministro di corte, osservationi tutte molto buone per cautellare il pubblico riguardo : ma però restano ancora altre cose da praticarsi per accertar maggiormente. Sia dunque terminato che in avvenire quando alcun ambassadore, o residente di testa coronata, ricercherà casa alcuna per sua habitatione, debbano li successori nostri privativa-mente, ad uno per uno, in tempo et hora, circondare con diligenza la casa dimandata, per scoprire se altre case possino haver commercio occulto con la casa principale , se il coperto camini con l’ordine delle case contigue, in modo che dall’una all’ altra si possa far transito per li copi : se si troveranno alcune di queste cose, et se alcun nobile nostro habitasse contiguo alla casa dell’ambasciatore, et la casa habitata sij di ragione propria di quel nobile, sij fatto chiamar al tribunale nostro, et sij ammonito partirsi dalla sua casa et affittarla a persona non nobile, e ciò per buon consiglio di rendersi esente d’ogni travaglio, non bastando alle volte l’innocenzia per esimersi dalla calomnia : così venga privatamente esortato, ma non forzato, et con maniera^di raccordo, più che di comando, perchè, sè bavera alcun caratto di prudenza, conoscerà da sè stesso in quanto pericolo si ponerebbe, se trascurasse di accettare Pammonitione. Se poi la casa habitata da quel nobile, et contigua, come fu detto, non sij di sua pro-