-264­ te i Dardanelli per impedire qualunque azione contro le piazze della Morea che erano state conquistate. In Dalmazia nel corso della campagna venne occupata dai Veneziani l'importante piazza di Sign sulla strada Spalato-Ob­brovaz, sotto la valorosa guida del Provveditore Girolamo Corner. Durante i mesi dell'inverno 1686-87 la Repubblica prov­vide ad arruolare numerose truppe per i presidi delle piazze che erano venute in suo possesso, tanto più che una grave epi­demia di peste si era sviluppata a Nauplia, obbligando il Mo­rosini ad inviare nell'isola di Sfacteria gli ammalati e ad ado­perare parte degli equipaggi per rimettere in efficienza la guar­nigione della piazza. Da Venezia furono inviati in Egeo i 3 nuovi vascelli Redentor del Mondo, Sacra Lega e Vittoria. Presi i provvedimenti necessari e perdurando ancora l'epi­demia, il Capitano Generale si trasferÌ coll'Armata da Nauplia a Climinò per colmare i vuoti che si erano fatti tra gli equipaggi. Ritornata a primavera inoltrata la Rotta in piena efficienza, per la scomparsa dell'epidemia, il Morosini riunÌ la Consulta per decidere l'ulteriore corso delle operazioni. La Consulta sta­bilì che si completasse l'occupazione della Morea secondo il desiderio manifestato dal Senato. Il 20 Luglio la Rotta a remi lasciò l'ancoraggio di Climinò recandosi davanti a Patrasso dove furono sbarcate le truppe per l'occupazione della piazza. A questa campagna non presero parte gli Ausiliari trat­tenuti dal timore dell'epidemia, tanto più che « essa ripupu!ò nuovamente dopo che già si credeva estinta». Il Pontefice ed i Cavalieri di Malta invece parteciparono, come vedremo, alle operazioni in Dalmazia e sulle coste di Albania e le galere to­scane operarono per loro conto sulle coste di Barbaria. Per impedire l'arrivo di rinforzi dal Castello di Morea il Morosini inviò il Capitano del Golfo con 7 galere ad occupare tutto il golfo di Corinto, cosa che potè esser fatta agevolmente. Poco dopo sia Patrasso che il Castello di Morea cadevano in mano del Konigsmark e subito dopo il Morosini diresse nel golfo di Corinto con tutta la Rotta sottile, occupando prima il Castello di Romelia e dirigendo poscia a Corinto dove giunse