CAPITOLO V. 129 Sede, e la república con somma gioia abbiam visto, in tal modo, il compimento dei voli che, quai figli ossequiosissimi della Chiesa, abbiam sempre fatto. « 11 perchè, noi abbiamo voluto rendervene avvertiti colle presenti lettere, e vi partecipiamo che, avendo S. S. revocale le sue censure, noi intendiamo che la protesta da noi emessa quando le publicó sia considerata come non avvenuta e resti abolita, onde testimoniare con ciò, come con tutte le altre nostre azioni, la ferma risoluzione che abbiamo di osservare inviolabilmente la piela e la fede dei nostri padri. » Venezia, per altro, non pensò a celebrare siffatta riconciliazione con alcuna publica festa; ed il papa se ne vendicò col costringere il nuovo patriarca a recarsi a Roma per subirvi certi esami voluti da un’antica legge ch’era caduta in disuso, ed ebbe la malignità, come dicono gli storici, di scegliere per esaminatore un gesuita. Davvero, che da questi papi si hanno ad apprendere cose mollo edificanti ! St. del Cons. »ti Dieci—Voi. il. 17