206 STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI siali anteriormente ai soldi di Spagna. Ha pur procuralo di corrompere alili soldati con promesse di danari e di ricompense, per servirsene in sì perfido disegno. Anzi, negli scorsi mesi, erano riescili a sedurre un cerio numero anche dei nostri. Erano in corrispondenza col governatore di Milano, ed il mastro di campo comandante in Lodi, e ne ricevevano grossi sussidii d’argento. Combinavano i mezzi loro col momento in cui gli Spa-gnuoli avrebber potuto impadronirsi di quel forte per tradimento. E non era mollo lontano il giorno in cui la trama doveva aver compimento, quando giunse in Crema la notizia delle sentenze capitali pronunciale in Venezia. Un soldato della guarnigione, che era fra i complici, non potè più contenersi. 11 fallo giunse all’orecchio del capitano e dei proveditori, i quali ne presero incontanente le debile informazioni, fecero arrestare i colpevoli , e subir loro la pena ben meritala. Il loro disegno era d’ammazzare una sentinella, assassinare tulli quelli del corpo di guardia, e quindi dare un segno, al quale sarebbe accorsa una compagnia della cavalleria di Lodi, con buona scorta d’infanteria; e si sarebbe aperta loro la porta dei cappuccini, dove slava, a tal uopo, appostalo un capo dei pelardieri. Questi falli risultano dalla procedura insliluilasi in Crema; e qui, per confessione di uno fra i principali colpevoli, che è ancor vivo, e che era degli iniziati alla congiura orditasi in Venezia, e da cui si sono potuti trarre grandi schiarimenti. 1 quali dimostrano manifestamente come la Providenza abbia permesso che tale complotto fosse scoperto proprio nel momento in cui