CAPITOLO XVI. 453 — « È sla coinenzà a praticar de pasc Ira el Sanse-vcrin o Lodovico Sforza, e a la fin i è vegnudi a conclusión. Prima, a’13 de lugio, è sta dà licenzia, per consegio di X, a Ruberto Sanseverin e a i Legali, de trattar con Lodovico Sforza; a’ 18 è sta fallo suspensión d’arme, a’7 d’auoslo è sia concluso la pase____Le condición è queste: che sia reslituio alla Signoria Asola e Roman, c tulio quello che glie è slà ocupà in Lombardia; che tulio quello che è slà tollo a Hercule da Este, de qua e de là da Po, glie sia restituido, eccetto ’1 Polesene da Rovigo, el qua! resti libero alla Signorìa; a la qual sia reservà le giurisd i Ilion antighe e moderne che l’ha in Ferrara ; che sia restituido per la Signorìa al re Fe-rando, Galipoli, e alili luoghi occupadi da i so ministri in Calavria, fin a quel dì; che Ruberto Sanseverin sia capitanio general de tulla llalia; che la pase non se intenda conclusa, se ’1 Papa no consente « (1). Per inavvertenza del Cancelliere, Caslel Vieimo non si dichiarò compreso nel Polesine. Così ebbe termine la guerra di Ferrara, la quale, a della del Malipiero, in due anni costò alla república due milioni d’oro; ed altri fanno ascendere questa somma fino a 5,600 000 ducali (2). Quest’è certo che alla república doveva premer molto la conclusione di una lai pace, anche a giudicarne solo dallo straordinario tripudio con cui l’ha festeggiala. Per parecchi giorni vi furono fuochi d’arlificio, incessanti suoni delle campane, e giostre, alle quali, invilati lutti i signori d’Ilalia, intervennero l’islcsso Ercole da Este, che aveva dalo occasione (1) Cronaca del Malipiero, Voi. i c vii dell’Archivio storico. (2) Vedi Flistoirc de Vcnise, del Dr. I'ougasses.