502 STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI veleria. Il cuore di Venezia, a modo del fegato di Pro-ineleo, rinacque continuo sotto il becco dell’uccello maligno. <( La parabola evangelica della lampada posta sotto 10 staio raffigura la persecuzione della libertà. Talvolta avviene che si deve nascondere, ma forza di tiranno non vale a spegnerla. Quando vedete scomparire per uno istante la fiammella della libertà, non dubitate, essa è destinata a scintillare più gloriosa sopra il candelabro. « Cosi Venezia appena inlese il grido di guerra, sollevò la testa dalle sue marine, ritrovò la spada nascosta in seno alle lagune, e si è posta a combattere. Seguendo l’usato costume, essa non bada se altri la sostenga. Venezia non volta addietro nel giorno della battaglia. La lolla impresa apparisce troppo disuguale. Ma conta i nemici quando bassi a tutelare la Italia! Mentre noi tutti trepidiamo per lei, Venezia, bella di fama e di sventura, sta ferma nel suo proponimento. Principi e popoli si argomentano ricuperare per virtù d’inchiostro «pianto cedevano sul campo di battaglia, Venezia sola mena la spada e abborre il sermonare. « E noi Italiani la lasceremo sola di nuovo a perigliare contro il comune nemico? Rinnoveremo noi nei moderni tempi che hanno nome di civili l’antica infamia? Dunque noi pei nostri magnanimi fratelli non sapremo adoperare altro che parole? e queste parole saranno di requie? «Vergogna! Vergogna! Se non ci muove carità, ci persuada il comodo nostro. 0 donne che serbale codesti ornati agli orecchi; che cosa aspettale voi? Forse che 11 Croato venga a strapparceli, e le orecchie con essi?