16 STORIA DEL CONSIGLIO DEI DIECI a riconoscere i gloriosissimi fatti, che ci offre la storia Veneta in questi primi secoli. — Il doge Pietro Fradonico sconfigge i Saraceni ed i Narenlani, che facevano scorrerie le lungo coste dalmate, e depredavano i veneti navigli di ritorno dalla Soria, e carichi di merci preziose. — Poi conchiude in Pavia un trattato coll’imperatore Lotario (anno 840), con patti, che sarebbe interessante il conoscere, per farvi un'idea dell’indole di quei tempi (1). — Nell’anno 991, i Dalmati, oppressi dai Croati, Schia-voni, e da altri barbari, si sottomettono volonterosi a Venezia, che li aveva vittoriosamente soccorsi: per cui la república comincia ad acquistare domimi anco in paesi oltremarini, e il doge aggiunge a’suoi titoli pur quello di Duca della Dalmazia. Le gloriose gesta di Orsolo n fanno nascere il costume di visitare il porto del Lido, per celebrarvi alcune cerimonie, ond’ebbe origine la festa del ì’Ascenzione. E cento ottant’anni più lardi (nel 1177), quando il doge Sebastiano Ziani trionfò sulla flotta imperiale, comandata da Ottone, Papa Alessandro in, a cui speciale profitto tornò la vittoria, investe la república del dominio sull'Adriatico, donando al doge un anello, come per indicare che il suo dominio sul mare era simile a quello di un marito sulla sposa. Così alla festa dell’Ascenzione s’aggiunse (1) Eccone un saggio: « Chi fa eunuci» un altro, sia egli stesso eviralo, o paghi grossa somma ili danaro. Chi si fa reo di omicidio, sia multato in trecento soldi, se ha ucciso un uomo libero; ed in soldi cinquanta, se un servo; in cinquanta soldi sia pure multato chi oppignora donne o fanciulle, cavalli o porci.....» Non deve dunque far meraviglia il sapere come in una convenzione stipulata fra Venezia e l’Istria, il governatore di questa provincia abbia firmato con un semplice seguo, perche scrivere non sapeva il suo nome.