— 30 — stesse : invece, doveva cercare un accordo almeno tra, il vero assoluto della nuova tede civile ed il vero relativo alle contingenze. Intorno al Gioberti, i Neoiguelfì si infervorarono a predicare la lega dei principi, capo il Pontefice : illusione, che nel nome del senso pratico si bilanciava fra la tradizione della Carboneria! ed i concetti essenziali della Giovane Italia. Ma benedetta illusione, perchè, come disse il Carducci, « attrasse le anime timorate... attrasse e rapì il giovanile clero, che alla sua volta traeva dietro il popolo credente, anche delle campagne », e così li avvicinava negli affetti civili alla gioventù ed alle cittadinanze, che stavano per le formole mazziniane. Prima che dissipata dai fatti, fu dubitata da altri spiriti più largamente libera- li e ipur temperati : e vennero i Moderati con Massimo D’Azeglio a credere ed a sperare nell’opera ordinata delle riforme, immancabile per gli stimoli d'elTopinione nazionale. Anch’essi federalisti; anc-h’essi convinti che la storia ammaestrasse essere stata l’Italia la prima delle nazioni del mondo quando ebbe la fortuna che la re-