Per poter dire al Pontefice, all’Italia, al mondo cattolico di quali note si componesse il vagheggiato accordo ; p.er- stringare le fila del lavorìo diplomatico .nel nodo di un solenne impegno, dopo del quale non poteva venire che la unità della Patria o la rivoluzione, e, sopratutto, per infrenare la rivoluzione medesima, si fece interpellare dal fido Audinot, e nei memorandi discorsi del 26 e 27 marzo 1861 dettò i canoni diellìultima tavola della legge nazionale. La legge nostra, veniva suggellata dalla divina parola medesima, con cui aveva avuto principio : libertà. Poi che la libertà è diritto e giustizia, poteva serenamente risolvere anche questa ultima gravissima questione. Disse Cavour: la scelta della capitale è prescritta da grandi ragioni morali; non si va impunemente contro alla tradizione di una storia secolare; la città sola che .possa riunire l’Italia, soffocando lo spiri-