— 14 — in au©sta ideiai. Tra l’uno 6' l’alitro, mentre la ribellione all dii là delle Alpi faceva strazio della Chiesa di Cristo, e le libertà d’Italia precipitavano nell’astrieina, rovina, il Machiavèlli ed il Guicoiandini, cuori tanto diversi, dadfliai iscliwurata evidenza delle cose erano traitti a scrivere quasi con le identiche parole il severo giudizio che il Papato politico, partecipe alle cagioni di tutte le nostre sventure. aveva (fatto diventale gli Itailiianii senza religione e cat tivi, e impedita l’unione d'Italia ; nè. poi, uomini pur di Chiesa seppero fidare nel principato pomitificio per la resurrezione delHia patria augurata. Dall’eispeirienza, secolare-, consacrata dalle sventure, si formò, adunque, l’ideale, vagheggiato sempre più distintamente, sino a prorompere nel cuore dei padri nostri irreirenatottìe volontà, com’è nella mente di noi, venuti troppo tardi per l’azione, incrollabile convincimento': l'ideale di u-n’Italia prosperosa e possente', che non vuoile, no, «la distruzione della suprema autorità spirituale dell Cajpo della Religione Cattolica », ma fieramente', « nel nome della, libertà, che è principio e suggello di