molte coscienze timorate, e tutti i cattolici d'oltralpe, e tutti coloro che si afferravano al legittimismo, domandavano : « può l’Italia reclamare il suo diritto a prezzo della indipendenza della Santa Sede ? » liti tanto gli Italiani correggevano la domanda con, le più precise parole: indipendenza della podestà spirituale del Romano Pontefice; Cavour rispondeva subito : codesta questione romana è di quelle ohie si devono risolvere con le forze morali, Dio voglia che non occorra mai sguainare la spada. Convinto che « la libertà fosse altamente favorevole allo sviluppo del vero sentimento religioso », affermava che, diffusa e radicata una tale idea, « la grande maggioranza dei cattolici illuminati e sinceri » doveva riconoscere l’amore ed il rispetto di tutti gli Italiani essere al sommo ministero spirituale assai miglior difesa che poche armi o mercenarie o straniere. Cosi credeva e sperava; ma sentiva ohe se vi fu miai problema politico urgente, era questo di Roma: urgente più ancora che per la pressione del sentimento nazio-