— 33 - Nel Parlamento Subalpino, applaudito da o^mi parte, Giovanni Lonza insorgeva contro l’armistizio: — « Non è armistizio è vergognosa capitolazione... Questa capitolazione eira necessaria?.. Niente affatto. » Avevamo ancora molte forze, « avevamo infine... l’insurrezione popolare »; per le parole « insurrezione poipolare » s! sente « un insuperaibile ribrezzo e poci conto si fa di essa », tuttavia essa « potè-va grandemente aiutare l’esercito, e forse sarà quella che a dispetto di tutto e di tutti trionferà dei nemici interni ed e eterni ». — « Non è vero che il popolo» piemontese, il popolo italiano non sia ca pace di slancio e di grandi sacrifici — di oeva il deputato Jostl — che cosa cl manca per essere vittoriosi? Ci manca la pa rola d'ordine, un consiglio ! » Parevano parole dell’Alfieri. Resistere ad ogni costo ! — rispondeva Venezia, e con Venezia l’Italia, da questi. Palazzo glorioso di tutte le memorie e (H tutte te speranze nostr» Resistere sino all’estremo ! — ripete l’Italia da Roma, poi, quando la speranza