— 13 - rifiorisce nell© menti con la sua virtù ammonitrice ; e dalla meditazione si leva la speranza che una forza tanto idealmente viva clehba risorgere come per giustizia. Non solo : ma a siffatta speranza si accompagna l’idea che tal forza risorta debba, per necessità, sciogliere i mondani lacci del Papato, così ridonando indiscussa tutta l’evangelica autorità alla Chiesa, ed il capo alle membra sparse della patria Francesco Petrarca forse non sentì mai accendersi la mobile fantasia, sì gagliar-mente compresa di patriottica latinità, come per il « gravissimo e santo discorso » di Cola: Cola di Rienzo, nh» risn»r.it.amdr> l'ambizione dei Crescenza e l’impeto di Arnaldo in un sogno troppo maggiore dell’animo, proclamava di voler « ritornare la città di Roma e la sacra Italia, ad unanime pacifica, santa ed individua unione ». — Nel 1802 Vincenzo Cuoco rifletteva esser tale « lo stato d’Italia, che chiunque vuole o salvarla o occuparla deve riunirla, e non si può riunire senza cangiare il governo di Roma ». Tra l’uno e l’altro, non è quasi lamento dei dolori d’Italia che non cerchi sollievo