120 CAPO III Cave. La Bulgaria è ricca di roccie d’origine sedimentaria ed eruttiva antica o moderna suscettibile di dare eccellenti materiali, ma, attualmente poche sono le cave sfruttate razionalmente. Fra le cave bene installate e organizzate, noi citeremo : quella di Filippopoli per la sienite; Vladaia (Sofia) per la sienite e la dorite; Zerovo (defilé dell’Iskar) per il grès; Vrabesc’niza (Vraza), Pcrnik e Pirgos (Russe) per la calce; Buslugia, Bac’kovo, Berkokviza per il marmo; Bukovlak e Opanez per l’argilla refrattaria. Ci sono delle cave per l’estrazione del gesso, del caolino, della marna, della pietra litografica e diverse roccie eruttive. Acque minerali e termali. Le acque minerali e termali bulgare, alcune delle quali più famose erano conosciute e sfruttate dagli antichi romani, sono in grande numero; secondo alcuni più di 900. Le stazioni minerali e termali, calde e fredde conosciute finora sono 135; alcune di esse sono dotate di più sorgenti (Hissar 19; Kiustendil prima del captage 40). Dal punto di vista terapeutico si possono dividere : a) acque indifferenti come quelle di Sofia, Banki, Kniagevo, Gorna-Bania, Varscez, Hissar, Cèpino, Lagenè, Strelcia, St. Zagorski bani; b) acque radioattive, come le acque di Momina-bania a Kostenez, Strelcia, Nareccien, Kovanlisc’ki bani, Hissar, Cepino, Kostenez, Haskovo, Ovcia Kupel (Sofia), ecc.; la radioattività della sorgente di Momina-bania raggiunge 560.10 Curie; è la più radioattiva della Bulgaria; c) acque acidule : Meric’leri, Sliven, Nareccien. L’analisi della prima è la stessa di quella di Karlsbad;