fu chiamalo all’ universilà di Padova ( Fon-tanini T. I p. 439 ) , Giustiniano Donato di Candia noto per opere italiane e latine , lodato dairArretino (Font. 1. c. ). Di Trieste un solo nome ci fu conservato dal Tiraboschi ( T. vi. P. iii. p. 897 ) in Germiniano Agostino udinese, il quale da Federico III fu incoronalo dell’alloro poetico, prendendo il nome di Publio Augusto Graziano, fu professore di belle lettere prima in Trieste, e poscia in Udine. In Albona J abbiamo un’ Ascerio Francesco milanese, dottissimo soggetto, che fu maestro, secondo il Boissardo, intorno il 153o del famigerato Mattia Piaccio. Nè a questa provvidenza soltanto limi-tossi la promozione della coltura dello spirito negl’istriani, ma si estese più oltre ancora agli intrattenimenti accademici instituen-dosi in Capodistria nel 1478 una società col nome di Compagnia della Calza, in cui,