i35 escluso dal concilio di Trento, per questa sola non potea essere condannalo. — Insegnò S. Tommaso che pertinacia solimi facit hoc-reticum ( Disp. n. 3. Art. i ad sex. ), e disse S. Agostino, che quelli che un qualche errore nel domina nulla pertinaci animositatc deffendunt nequaquam sunt inter hccreticos deputa tuli. Ep. 43 al 1G2. n. 5o. Da una lettera del Vergerio data in risposta ad una scrittagli in Francia dal Vida nel i53g (Lett. Volg. pag. 104.) si rileva che essendo il Vida in Lubiana se la prese contro un predicatore, che andava spargendo semi di eresia luterana, del che lo loda il vescovo dicendogli , voi faceste bene a prenderla contro di lui. —Ritornato il Vergerio dalla Francia al suo vescovato cominciò a dar ombra di sua credenza, e sin dal 1544» e nel i545 fu denunziato a Roma come sospetto di eresia , per effetto de' movimenti datisi da Antonio Elio allora segretario dei brevi presso il pontefice, e gli fu fatto formar processo da monsig. Della Casa, nunzio in Venezia, col mezzo de’suoi commissari.— Il Vergerio si ritirò allora in Mantova presso