^97 agli orecchi della sua sposa, e del cardinale ancora, che assicurandolo di aver deposto il suo sdegno, il fece ritornare al proprio dovere j a cui nou mancò Giuseppe , vestencb allora il più austero carattere di moderazione, d’umiltà, e religione, che a fronte di qualunque più sinistro accidente inviolabilmente mantenne. Ritornalo in Padova passò colla moglie in Venezia, invitato a suonare in un’accademia , che si faceva nel palazzo della nobil donna Pisana Mocenigo, espressamente per far onore a sua altezza F elettor di Sassonia. — Quivi ritrovandosi pure il celebre suonatore Veracini di Firenze, all’udirlo Giuseppe maneggiare con tanta bravura, ed in guisa per lui nuova il violino , ne restò sì sorpreso , che quantunque fosse egli pure eccellentissimo riputato, nulla ostante il giorno dopo volle partire da Venezia spinto da una forte convulsione ; e consegnando la sposa al suo fratello in Pirano , si trasferì in Ancona ad istudiare 1’ espressione dell’ arco, per agguagliarsi in breve al Veracini medesimo. Ciò fu nell’anno 1714 nel qual tempo sco-