sonore, e ne’ prolungamenti delle corde e-stensibili, ma nelle forze altresì moventi i pianeti, ne’ colori, ed in altre opere portentosissime della stessa natura. Tutta questa sorprendente e nuova dottrina comprese nel suo Trattato di musica secondo la vera scienza dell’ armonia pubblicato nel 1754, e neJ suoi Principi dell’armonia musicale contenuta nel diatonico genere del 1767: opere scientifiche che colpirono di maraviglia e sorpresa i più grandi ingegni d’Europa, ed acquistarono al Tartini eterna la fama. A fronte di tanto merito, e mentre il Tartini era lodato dai primi matematici del-l’Europa qual industrioso filosofo, non si creda che l’invidia, o la malevolenza mancassero di scagliarsi contro lo stesso, osando taluno chiamarlo semplice suonator di violino , e misera V arte del dicitore che ne celebrasse le lodi. Due ginevrini principalmente si posero a censurare il suo nuovo sistema. Il celebre Gian Giacopo Rousseau validamente vi si oppose , e tentò questo novator della Francia