36 , 3ao. I INI barone Giulio imitilo di Gio. i6/|3 da Triade. |'rancesco <]a Trieste, ottenne pilline di gloria marziale nella guerra eoi veneti in qualità di luogotenente del presidio della fortezza di Gradisca ; i cui meriti e del fratello furono commendati dal commissario generale dell’esercito Don Baldassare Marados, e ¡iure graziati dalla cesarea clemenza di Ferdinando -HI. V anno 1643 coll’ onorevole titolo di liberi baroni del sacro romano impero, unitamente ai loro discendenti , oltre 1’ essere ascritti alla nobiltà di Ungheria , del Giugno, dei contadi di Gorizia, Gradisca, e dell’antica Aquileja. Essi furono possessori di molti feudi. Fr. Ireneo p. 287. «645 32 1. GIULIANI Biagio di Capodistria, iu capitauo, trovandosi nel 1645 col presidio di sessantacinque soldati al governo dello scoglio di S. Teodoro, due miglia dislaute dalla Canèa, cilla del regno di Gandia, ed a-vondo i turchi spinto il primo loro sforzo contro quel scoglio , ne sostenne Biagio con valore l’incontro, ma essendo l.i forza avversaria all'estremo superiore, e veduti entrale da più. parti colla sciabla alla mano nel