esso poeta , letterato , e famigerato giuri.sprudente civile e criminale. Del suo genio poetico ci istruisce il padre Gussago, nella Biblioteca clarense T. I. p. 14, dicendo che in un’accademia tenuta nel 1762 in casa Cavalli a Chiari, fra gli altri v intervenne colle poetiche composizioni, Vicenzo Ricci giustinopolitano giudice al maleficio, autore di varie opere, che sono dallo stesso nominate in una iiota. Esercitò egli dunque la carriera di giudice criminale , e come tale lo vediamo in Chiari nel 1762, e tale pure nel 1764 in Verona 5 ove fu inciso il di lui ritratto, e sotto cui vi ha scritto. VINCENTIVS . RICCIVS . IVSTINOPOLITANVS RERVM . CAPITALIVM . VERONAE . QVAESITOR ANNO . CIOIOCCLXIV. Hoc tenuti Nemesis constanti vindice jura, Hoc Sophia, et Charites , Pieridesque decus. Il quale ritratto fu dipinto da Francesco Io-renzi , ed inciso da Domenico Lorenzi ; e dalla qual’ iscrizione si rileva il di lui poetico valore, la di lui letteratura , e la di lui