AGRICOLTURA 45 secondo il Corano la terra si dà a coloro che la lavorano). L’affitto, in questo senso, ha incominciato dal tempo in cui si facevano doni di terre" con i relativi coltivatori. I rapporti fra padroni e affittuari, secondo documenti si basavano su liberi amichevoli contratti. I servi non erano molti, non possedevano terre e lavoravano esclusivamente quelle del padrone. Notevoli cambiamenti avvennero dopo che Maometto II verso il 1830 tolse i feudi e abrogò i privilegi, i bey furono pensionati. I contadini divennero proprietari delle terre che coltivavano dietro pagamento allo Stato per 10 anni invece della decima, 2 % ; questa riforma ebbe luogo soltanto nel territorio del Danubio, in Tracia, ecc., mentre lo statu quo pare predominasse in altre regioni come nella provincia di Kiustendil. Secondo alcuni autori (P. Todoroff) quando furono ritirati i privilegi gli spahi hanno cercato colla forza di ritenere sempre i loro beni (ciflizi). Ma se anche integralmente non fosse applicata tale riforma i benefici ottenuti sono stati grandi. Con la distruzione dei giannizzeri e kergiali che infestavano il paese, si creò una relativa sicurezza nei beni, la vita e le comunicazioni. La limitazione degli abusi dei signorotti turchi dette la possibilità ai contadini bulgari di ottenere maggior profitto del proprio lavoro; creò delle condizioni per l’accumulamento dei risparmi e facilitò l’acquisto dei terreni. Dopo la riforma benefica si sviluppa la piccola proprietà terriera in Bulgaria, di cui naturalmente non si conoscono i dati. È noto però che i ciflizi sebbene non grandi (ve ne erano di alcune decine di ha.; i più estesi non arrivavano ai 30 ha.) occupavano le terre migliori delle pendici dei Balcani e delle pianure. Si sa che nella provincia di Kiustendil 1/3 di tutto il territorio comprendente 150 villaggi apparteneva a 700 turchi che vivevano in quel capoluogo; e proprio in quella regione era diffuso il kessimgi. In quel di Radomir e Dupnitza i contadini bulgari disponevano di pochissima terra bastevole appena per il proprio sosten-