8i « dugio si diede ad acconciare quella sua « insalata. Et ecco appena disposte le cose « per quella infelice merenda , soppragiun-« gere il Sanga 3 et il Vergerio , et trova-« to quello apprestamento, le cominciarono « ridendo a dire. A questo modo ? voi vi « credevate farla senza di noi? Ma ella non « vi andrà fatta questa volta, anche noi ci « vogliamo la parte nostra di questa così « bella insalala : et così scherzando et mo-« leggiando con lei, insieme con lei comin-« ciarono a mangiare la insalata più bella « che buona, nè di quella altro ne rimase « che un pocolin di aceto, nel quale un « ragazzo intinse del pane. Et la insalata « che prima dalla vecchia era stata salata « di altro che di sale acconciò coloro in ina-« niera, che in pochissimi giorni, il Verge-« rio, il Sunga, la giovine, et il ragazzo « senza intendersi quale fosse il loro male « se ne morirono. » Del nostro Aurelio ne parlano il Tira-boschi nella Storia della Letteratura Italiana tomo VII pagina 285 parte I, il Ginguené nella Storia Letteraria Italiana tomo XI pa-Tomo II. C