Nella chiesa de’ servi di Capodistria vi era pure il busto in marmo del Santorio, colla qui unita epigrafe , la quale per qualche tempo smarrita , dal zelo del sig. conte Giovanni cavalier Totto poscia rinvenuta, fu collocata sopra la facciata della cattedrale, essendo il busto marmoreo trasportato a Vienna nel 1802 da sua eccellenza Francesco M. barone de Stefanèo commissario aulico plenipotenziario per P Istria, Dalmazia, ed Albania. Questo monumento , ed il precedente furono eretti da Elisabetta nipote di Santorio , la quale per testamento era stata dichiarata erede unitamente al di essa fratello Antonio, ambidue figli di quell’Isidoro, che unitamente a Santorio fu educato in casa Morosini, come abbiamo accennato anteriormente. In queste epigrafi, non trovando il nome di Antonio, dobbiamo credere eh’ egli morto fosse poco dopo del zio. 1