143 cola città della provincia di Brio, ai confini della Sciampagna , scrisse alla madre Lucia, dandole facoltà di accasar la sorella Giovanna (Zeno lett. 834 )■ Fu pure in Francia intorno il i53o con Giulio Camillo ( Tirabo-schi Letter. Ita!. N. XXXIV pag. 206 ). Con qual carattere, e per quali motivi facesse questi viaggi è ignoralo. Per qualche tempo servì il duca Alfonso di Ferrara, e per di lui commissione nel i532 passò per la prima volta a Roma, come dalla sua lettera ad Othoniello Fida pag. 27 in cui dice.- A Milano ho io fatto il verno, et parte della state, et poi nuovi fastidi mi hanno balestrato a Roma, la dove venendo ho cavalcato per soli ardentissimi , et sono arrivato gli ultimi di luglio , al tempo che questo aere e pestilen-ziosissimo. In questa lettera senza data racconta la destinazione di P. P. Vergerlo a nunzio in Allemagna . e la tragica morte di Aurelio Vergerlo, e del Sanza segretario pontificio, accaduta in agosto i532 ( Bona-mici de el. Pontili. Epist. Script, pag. 227 ed. 1770).