i6o ziani sopra le violenze eli erano state praticate da’ turchi. Fu draconiano grande. ( Diedo Ist. Ven. T. X. />. 1), e morì a Costantinopoli nel 1716, a cui successe Rinaldo Carli. Il Caldini ci racconta ( p. ) che il Tarsia fece un dono al convento di S. Biagio di Capodi si ria di un’ostensorio di argento, e d’oro per il Venerabile, fatto di cinque piramidi di raro e superbo lavoro gotico: acquisto fallo da un tartaro, che l’aveva involato in una chiesa dell'Austria nelle guerre del 1683 , mentre Maometto IV tentava con cento mila combattenti espugnare la capitale di Vienna. ifi8i 433. FINI cav. e doltor Orazio di Ca- da Capodi- . stna. podislna, personaggio, come parla il senato-consulto preso in pregadi ai 22 aprile 1687, dotato per opinione universale di molta virtù, e singolare abilità, sino dall'anno 1680 era stato consultore in jure in secondo luogo ; « ed avendo esso in questo non men diflì-« cile, che importante, e geloso impiego, « sostenuto con applicazione indefessa , e con « lodevole zelo, ha daio le prove più desi-