3oo fo nel modo di conoscere le realtà delle cose, fondato nella conoscenza che la felicità consiste nella moderatezza delle fortune, limitato ne’ desideri , umile nel portamento , afiabile, caritatevole, e colmo del vero spirito di religione, non fece alcun conto delle lusinghe degli onori, del prospetto delle ricchezze, nè dei comodi della vita che gli a-vrebbero potuto derivare. Perciò nel 1780 il gran cavaliere Eduardo Walpol, passando per Padova, facendogli quasi violenza per condurlo a Londra, non valsero a persuaderlo nè le larghissime offerte, nè i prieghi, nè le suppliche, in modo tale che fu giudicalo per pazzo, come il Tartini stesso nel rispondere al marchese Ferdinando degli Obizzi, si espresse : » Dal « signor cavaliere Eduardo Walpol, molti « anni sono, ebbi cortese, e vantaggioso in-« vito di andar seco lui in Lon Ira . Deter-« minatomi per il no, mi ricordo che da « un confidente del suddetto cavaliere fui « giudicato per pazzo solenne. « E qual fosse su di ciò il virtuoso suo modo di pensare si rileva dalle sue proprie espressioni di-