rotti T. I pag. 4^1 e seg. Venezia 17ÍÍ7 ): « Ben grandissima compiacenza ho avuto alti la dolce musica delle sue lodi ..... Il « mio fine è stato di piacere a coloro, il « cui gusto, com’è il suo, è quasi il fiore « della ragione. E non fa nulla, mi per-« metterà di contraddirle, eh’ ella non sia « poeta di professione , e quei versi abbiano « solamente cagionato a lei, secondo eh’ella « pur dice, quel moto eh’è di natura, e « non di studio. Io fo più caso del suo na-« turaleche dello studio di moltissimi, che « pur hanno il titolo di letterati. « Nè renderà meraviglia, ch’egli gustar potesse la poesia , e sentirne le bellezza, mentre al dire di Plutarco la musica e la poesia vanno con stretto vincolo unite : Músicas quippe con-sanguineam esse poeticam palam est omnibus. Gli uomini più illustri del suo tempo, distinti per nascita , chiari per merito, e per letteratura fimosi ebbero domestichezze e carteggio col nostro Tartiui. Fra questi ne accenneremo alcuni soltanto , quai sono il conte Lodovico Barbieri , il Ricali, il Jac-