342 CAPO X L’imposta sulle professioni (ad eccezione di quella della Classe I) e quella sulle società si percepiscono in misura doppia : una a favore del fisco e l’altra come segue : 61 % ai comuni; 20 % alle provincie; 7 % alle Camere di Commercio; 9 % al fondo per i danneggiati dalle guerre; 3 % fondo costruzioni ferroviarie. La stessa legge dispone che l’imposta fondiaria ripristinata nel 1924 per l’esercizio finanziario 1925-26 e seguenti si percepisce in misura doppia (cioè 32 volte quella dell’anteguerra) una a favore del fisco e l’altra per le altre imposte. Oltre a queste imposte dirette sono in vigore come in passato l’imposta sui fabbricati, sugli ovini, sui benefici di guerra, per l’esenzione del lavoro obbligatorio, militare, sui beni acquistati gratuitamente. Con gli ultimi cambiamenti apportati alla politica finanziaria dopo l’esperimento non riuscito dell’imposta unica sul reddito globale introdotto dal governo dei contadini, si ritorna alle vecchie imposte esistenti da anni in Bulgaria e cioè la fondiaria, quelle sulle professioni, ecc.; l’imposta sul reddito globale che pare non si adatti alle condizioni del paese dopo 4 anni di esperimento pare sia inafferrabile. Secondo i pochi studiosi (N. Costant inoff, Simeonoff, ecc.) e anche alcuni uomini politici conoscitori in materia e ispirati da senso della realtà tale imposta dovrebbe essere abrogata perchè non rende e si presta agli abusi dell’amministrazione finanziaria. Nell’anno finanziario 1920-21 tale imposta colpiva soltanto l’8.9 % dei contribuenti cioè 6.736 su 691.583 ed ha dato un’entrata di appena 40 milioni di lev. (1). Con le nuove tabelle il numero sarà più assottigliato in un paese come la Bulgaria in cui i redditi medi non sono molto alti; l’imposta sul reddito globale colpisce, come ab- (1) N. Costantinoff, I nuovi progetti di legge sulle imposte, in « Spissanie », n. 7-8, 1925.