181 ii. i55o Egloghe divise in cinque libri. — Le Amorose — Le Marchesane — Le Illustri — Le Lugubri — Le Varie. Venezia i55o, pel Golito , in oliavo. Il Fontanini, ed alili hanno appena nominale l’Egloghe del Muzio', il Zeno non se ne occupa ; ed il Tiraboschi le ha dimenticate. Il Ginguetiè ne parla a lungo, e ne fa con una giusta critica la maggior considerazione nel Tomo XII della Storia I^ctteraria d'Italia pagina ii6e seguenti , dicendo che il Muzio fu ne1 diversi generi così fecondo in poesia come in prosa , coltivò la Lirica , la Didascalica, l’Epistolare : ma che al genere Bucolico si applicò maggiormente e che niun poeta , dopo Teocrito , dettò un sì gran numero di egloghe quante il Muzio, il quale ne mise in luce 35, tutte in verso sciolto , come quelle dell 'Alamanni , partite in cinque libri, ciascuno de’ quali ne contiene sette col nome di-amorose ossia Mirti, di marchesane ossia Alberi, d’illustri ossia di Cedri, di lugubri ossia di Cipressi, e di varie ossia ¿'Alberi diversi. Nelle amorose celebra Tullia d’Aragona con espressioni teneramente avanzate sotto il nome di Tirennia dopo averla cantata pure nelle sue Rime più che non avea fatto Bernardo l'asso. Nell’egloga terza la trasforma in l'alia , e ve-