13<) male, come accusate di una falsa credenza, .sostenendo il Vida colla maggiore libertà, che in Capodistria non vi erano eretici, nè eresie. — Il Muzio nel primo di aprile i548 (Verg. pag. 29) gli aveva scritto come si scusasse di aver pensalo sino allora male di luiattribuitalo la cagione principalmente al Vergerio , ma che però eragii stato assai caro di averlo trovato in Crema ( Verger, pag. 4«) più desideroso d'intendere il vero, che risoluto di voler difendere alcuna opinione. Qui osserva bene il nostro Gravisi, che nel dir ciò, il maestro delle mentite da una mentita a se stesso per a-vere trattato il Vida da eretico nel tempo , che noi credea tale. — Avendo di poi saputo il Muzio nel i55o che il Vida andò in Venezia per difendere i vergeriani , gli scrisse, che allora più non dubitava delle di lui opinioni; mentre ( Verger, p. 1G6) essendosi fatto avvocato di quella turba, era divenuto maestro di quelle dottrine. Il Bernini ( Stor. dell’ eresie p. 664 ) scrisse , che il Vida infetto anche Crema , dove fu vicario } e mori miseramente, ci-