237 Fondalo nella teorica e nella pratica pensò rendersi utile a beneficio dell’ umanità languente, fissando suo domicilio in Pa-dova, esercitando 1’arte medica con tanta riputazione, che fra tanti eccellenti professori che colà vi fiorivano, il nostro Santorio in breve fu riputalo l’eccellente fra tutti: mentre, richiesta quell’università dal re di Polonia di un suo bravo medico, que’sapientissimi padri, di unanime parere decretarono di spedirvi il Santorio, che attingeva appena l’anno vigesimo sesto, come si raccoglie da una lettera di Niccolò Galerio vicario di Padova, scritta a nome dell’ università a quel monarca, del 20 ottobre 1587 nella quale si esprime in questa forma. Habemus virimi valde excellentem , patria justinopolitanum nomine et cognomine Sanctorium etc. Hic scientia , fide, et diligentia nobis omnibus probatissimus.......ad hoc iter mu- nusque facile adduci poterit. (questa lettera esiste presso gli eredi del Santorio. ) Passò pertanto nel 1587 in quel regno, preceduto da onorevole grido, e colà vi si trattenne per molti anni all’esercizio della