134 Annibàie Grisonio canonico ed inquisitore, recarono la gran macchia al suo do;iic. — Il Mu zio accecalo ilall’ ardente suo zelo , sul fondamento però fallace delle dello apparenze, non dubitò della di lui apostasia, e per far anche pompa del suo sapere se lo figurava come eretico per combatterlo. Il Grisonio scandalizzato anche ed offeso dall’ interesse che il Vida prendeva a salvezza di molti, malamente forse indiziati per vergeriani, che come inquisitore do\ea volere, supponendoli tali, condannali e distrutti , non si contenne dal dichiararlo un’aposlat.;.— Per qualificare, riflette saggiamente il Gravisi, per eretica una persona non basta eh’ ella si scagli talvolta contro l’ecclesiastica disciplina, e contro di qualche abuso, che vidde talvolta insorgere nella chiesa. Questa si può chiamare una libertà temeraria ed una scandalosa imprudenza, ma non mai un' eresia. Se anche il Vergerio non avesse avula altra colpa, che quella di aver ceusurale le due leggende di S. Giorgio e di S. Cristoforo , per le quali, come fu detto dal Cardinal Cervino ( Crcpili état de V Lgli se pag. 570 ) , poi Marcello li., fu