204 CAPO VII fumerie, candele, carte da gioco, conserve, pesci conservati, caviale, oltre gli spiriti, i liquori e i dolciumi (17 voci). Queste tasse sedicenti di consumo erano percepite eon i dazi d’entrata e traevano il maggior cespite dall’importazione e ben poco dalla produzione interna. La maggiore interessata, l’Austria-Ungheria, per difendersi da tali dazi che le nuocevano, non potendo ottenere ragione, stipulò con la Bulgaria una convenzione supplementare (27 aprile 1895) che stabiliva le basi di un futuro trattato di commercio che doveva durare fino al 1903; si fissava il dazio del 14 % ad valorem e anche la misura delle accise. Nel 1897, dopo laboriose trattative andò in vigore il nuovo trattato con l’Austria-Ungheria durato fino al 31 dicembre 1905; seguirono i trattati con la Serbia, Francia, Russia, Italia, e Gran Brettagna in base alla clausola della nazione più favorita; fu regolata la questione dei viaggiatori di commercio, uguaglianza di trattamento dei sudditi delle parti contraenti nel diritto commerciale, ecc. I dazi contemplati noi nuovi trattati sono per la maggior parte ad valorem e pochi specifici, la media è intorno al 14 %, quelli al disotto riguardano i materiali greggi e semi fabbricati per l’agricoltura « l’iniìns+riii fjpaì nor io