3cp Ragionamento sulle scoperte del Rosa, a-clirato quasi cogli italiani per il loro avvilimento, e per la loro inerzia nel difender lo proprie glorie, cerca di scuoterli da sì periglioso letargo , e gli anima a ricordarsi, che hanno una patria di diritto, e che son tenuti por legge naturale a promovere il vantaggio. Fu buono, giusto, benefico, sofferente, nato e vissuto in un secolo, in cui il libertinaggio e l’incredulità trionfavano, conservò sempre egli la più pura morale, rispettò la purità de’ dogmi, e «e’ suoi scritti, ove l’occasione si offrì, rese pubblica testimonianza dell’ integrità della sua fede: fu ministro integerrimo, non tacque la verità, al suo sovrano : amico all’ ultimo grado , ebbe a dire: le mie inimicizie sono mortali, ma le mie amicizie sono immortali, ed eterne : scrisse di tutto, e fu universale, enciclopedico , invece di essere sommo filosofo, sommo politico, o sommo antiquario, che sono i generi di studj, ov’ egli sarebbe riuscito a preferenza. In molti suoi lavori egli è però classico^origiuale. Originale e classica è ì'Ope-m delle monete: nuove, e non mai immagi-