i84 più ingegnosa; mentre accresce il numero delle trasformazioni dell’antica mitologia, ed ha per oggetto una statua di Venere in ma i mo spedita dall’ Italia a Francesco I re di Francia. La terza egloga contiene un breve dialogo tra Eumolpo che si lamenta, e l'Eco che gli risponde. Seguita a dire il Ginguenè che dopo Ovidio , che introdusse V Eco nella favola di Narciso , sin dal secolo decimoquinto, crasi preso ad imitare cotal giuoco di parole nei versi , e che se ne rinviene qualche orma nell’ Orjeo di Poliziano , e ne’ strabotti dell’ Aquilano ec., ma che ebbe maggior perfezione nel secolo decimosesto. Il Guarini ne adoperò uno nel Pastor Fido ( atto IV scena Vili ) che fuor di dubbio è de’ più ingegnosi. Ma se si vuole avere in qualche pregio questa spezie di bizzarria , e se si raffronta Y Eco del Guarini con quello del Muzio, ch’era venuto trent’anni prima, convien dire che questo gli va innanzi a per la naturalezza» e per l’opportunità. Nella quarta si rivolge al celebre Romolo Amaseo , contro cui aveva scritto tre discorsi in favore della lingua italiana , e cerca di persuaderlo , confessando il di lui sapere nelle due lingue dotte antiche, e gli raccomanda di non mostrarsi schivo della propria ..........Il tuo patrio idioma Non sdegnar, buon pastor, e quegli accenti Che già suggesti infin col primo latte Dalle poppe materne , e ’n che la lingua