92 CAPO II piniis betulus)-, l’olmo (ulmus campestris, ulmus effusa), il frassino (fraxinus excelsior, fraxinus oruns), il lacero, il tiglio 20 %. Magnifiche foreste di conifere si trovano sul Rila, sui Rodopi, sulla Stara-Planina, sui massicci di Vegen, Troian, ecc. I querceti e in generale i fronzuti si trovano special-mente sulla Stara-Planina, Sredna-Gora, Strangia, Ossi-govo e nelle regioni che vanno dal Sakar Planina al Mar Nero. Secondo l’altitudine le foreste nel 1912 erano così distribuite : fino a 400 m. ha. 1.238 milioni; da 401 a 1000 ni. ah. 835 mila; al disopra di 1000 m. 490 mila ha. Le foreste che sono in buone condizioni, si nascondono in località lontane e inaccessibili dei vari massicci montani — Rila (Monastero di Rila, circondario di Samokoff, Ra-doil, ecc.) Rodopi — centrali e occidentali (circondari di Raiktovo, Lagene, Jasacoria, ecc., in quel di Pesc’tera; Stoikite, Monastir-Mahle, Cepelare, ecc., Rupcioso, ecc. Gl’incendi causati dalla siccità, negligenza o dolo distruggono vaste estensioni di boschi : dal 1892 al 1911 circa 60 mila ha., cioè circa 12 milioni di metri cubi andati in fumo. Gli iaialazzi (pascoli estivi) hanno una superficie di 150 mila ha. e cioè Rupciola 35 mila, Rodopi 66 mila, Rila e Ossogovo 43 mila, Vitosc’a e Stara-Planina 7 mila. Tale materia (proprietà) non è stata regolata. La terra lavorata nel 1899 è stata di oltre 2.500.000 ha. e nel 1912 4.077.000 ha. Questo aumento non è dovuto soltanto ai pascoli messi a coltivazione ma anche alle foreste distrutte (Branceff, op. cit.). Sfruttamento delle foreste. Fino al 1890 regnava piena anarchia nelle foreste; i tagli erano eseguiti in modo barbaro. Fino al 1911 i tagli delle foreste demaniali e comunali