4°9 9.53. de BOCCHINA co. Francesco Al- l8ll lessio, da Pinguente nato nel 17/p. Compita piente, una regolata educazione nella coltura dello spirilo , passò in Germania al servizio militare sotto 1’ immortale imperatrice Maria Teresa. Seguita la pace col re di Prussia ritornò in Italiae fece sua vita in Venezia, non trascurando delle viatorie escursioni per varie città. In quella metropoli repubblicana, sede del brio, delle grazie, dell’ attico gusto, e di ogni maniera di scientifico consorzio, il nostro Bocchino., possessore delle lingue italiana, latina, francese, tedesca/brillava in o-gni classe di culte persone, edera partecipe delle più dotte adunanze. Gentile scrittore in prosa ed in verso diede alP occasione qualche sua produzione. Meditò e scrisse un’opuscolo inedito sopra la regia selva diMontona, e con tanta pubblica soddisfazioneche ottenne in premio dal veneto senato il titolo di Conte. — Nel 1790 passò alla reggenza di Barbana in Istria, feudo della patrizia famiglia Loredan, e fu quivi che diede tutti i caratteri più luminosi dell’ottimo magistrato e del prevvidente filosofo, redimendo col di