i6t quale è morto per me. Sieguc poscia a narrare , die chiuse l’orecchio a tali inviti per lungo tempo, ma che nell"’ultima malattia aveva formata risoluzione di darsi veramente tutto agli studj sacri, e alle cose di religione : chiedeva perciò rispettosamente a J).Ferrante il suo congedo, e D. Ferrante rispondendo al medesimo, benché con dispiacere, annuì alle di lui preghiere , inculcandogli però di portarsi prima a ritrovarlo a Milano. Ottene il Muzio il suo congedo, ma non seppe resistere agli invili del duca di Urbino Guido-Ubaldo li., al servizio del (piale passa nel i553. Questa notizia si ha i553 da una lettera d Ippolito Capilupi al suddetto D. Ferrante scritta da Roma Cullino di settembre di detto anno, portala dal 77-rabosehi nel luogo indicalo. <« Il Muzio fu « qui in Roma, quando il signor duca d’Ur-« bino ci fu, come servilor suo , et poi già « quiodeci dì fa ci è ritornato mandato da « S. E. a S. Santità, et essendo egli veniì-« to a casa mia a vedermi, gli domandai « quel che faceva col signor duca, et come « lo trattava. Egli mi rispose che lo iratta-Tomo II. 11