AGRICOLTURA 59 rebbe più incoraggiata se le uve fossero vendute meglio e se fosse difesa dalla fabbricazione artificiale dei vini che si esercita liberamente su vasta scala in Bulgaria. A tali mali si può ovviare soltanto organizzando meglio la vendita delle uve e costituendo delle cantine sociali. La coltura delle rose e l’industria dell’essenza. Una coltura caratteristica delPagricoltura bulgara è quella delle rose damascanea (colore rosa) e alba (bianca) nella cosiddetta rosova dolina che è una distesa di terreni ondulati che si trova fra i Balcani e i monti della Sredna Gora, quasi rinserrata fra due giogaie e quindi ben protetta dai rigidi venti del nord. Il sistema di coltura prevalente è alquanto primitivo e i terreni spossati dopo secoli di coltivazione, non danno più un reddito soddisfacente; i roseti rendono in media Kg. 300-350 per dee. I centri maggiori sono i circondari di Kazanlik con 45 comuni; Karlovo 41; Cirpan 22; Filippopoli 19; Stara Za-gora 16, ecc. La superficie coltivata passò da ha. 3.016 nel 1889 a 5.094 nel 1899; 7.666 nel 1911; il massimo della superfìcie coltivata si raggiunse nel 1917 con ha. 8.964 ma nell’ultimo decennio tale superficie si è ridotta della metà (1924 ha. 4.727). La distillazione si compie a mezzo di alambicchi primitivi o in piccole fabbriche moderne. Il primo sistema, che era diffusissimo fino a qualche anno fa viene a poco a poco abbandonato e si nota la spiccata tendenza a concentrare in poche distillerie tutta la produzione. La produzione dell’essenza che viene tutta esportata si aggira intorno a 2-3.000 Kg. e quindi non ha una grande importanza commerciale. La falsificazione dell’olio di rosa viene fatta a mezzo di ogni specie di essenza, come quella di geranio, di pellargo-