342 commercio, ed impossibilitata assolutamente l’esistenza della magia, sicché il mostrarsi persuaso di tali chimere sarebbe una viltà affatto indegna del carattere di cristiano, e di filosofo. Yarii letterati di riputazione entrano in arringa prò, e contro questo argomento con varii scritti, ed il Maffei, ed il consigliere de Canz convenendo col Carli, l'opinione di lui ne porta il trionfo , se non si volesse dire che vi trionfano la ragione ed il buon senso. Intorno questo tempo, cioè nel 1747 dirige il Carli al marchese Maffei una dissertazione sull ’ Impiega del danaro, che riguarda l’interesse da esigersi tanto dai banchi , e monti pubblici, che dai contratti privati. Il nostro astronomo, nautico , poeta , filologo, antiquario entra così nel campo del teologo, e del giurisperito. Prova col senso della scrittura, e deJ padri cosa sia usura , e che il danaro formando in qualche modo la rappresentanza del terreno, al frutto di questo, secondo i distretti, deve corrispondere perfettamente il frutto di quello ; e che 1 interesse deve essere reazionato a misura