296 nel convento deJ PP. minori conv. di Assisi, ove allora si ritrovava un certo P. M. da Pirano suo stretto parente, che nJera il custode. Narrò allo stesso la storia delle sue infelici vicende, per cui mosso a pietà quel buon religioso, lo accolse, lo ricovrò, e lo trattenne secretamente nel convento stesvso, con che si resero vane le perquisizioni del cardinale. Ivi dimorò qualche anno, non uscendo giammai da quel rimolo soggiorno, dandosi tutto allo sludio del violino con felicissimi avanzamenti, avendo colà frequenti lezioni dal P. Boemo min. conv., il quale fu poscia insigne organista nella chiesa del Santo in Padova. Il suo ritiro non si sarebbe scoperto sì di leggieri senza un curioso accidente ; poiché il secondo giorno di agosto, suonando anch’ egli nella messa solenne^ che ivi si suol celebrare j soffiò un vento impetuoso, che tenendo sospesa , per qualche spazio di tempo, la cortina deir orchestra, fece chJ ei rimanesse esposto alla vista del popolo; e quindi un padovano il riconobbe , e ritornato alla patria pubblicò , che il Tartini si stava nascosto nel convento d’Assisi. Giunse presto la nuova