201 « missione al sig. Bria che le dia un con-« trassegno della mia soddisfazione merita « appena che io ne faccia parola. » Mancava una parte essenziale del disegno non compita, sopra la quale gli scrive il detto cavalier da Roma li \l\ settembre 1782 per sollecitudine. « Sa V. S. quanto io m’inte-« ressi nelle cose di Padova; e tra esse mi sla-« no a cuore quelle nelle quali vi è impegnata « la di lei abilità e riputazione. Posto ciò « può ben’ella immaginarsi che il disegno del-« la porta del Portello , ch'ella mi promise, « in una delle cose più importanti, e tanto « importante che merita, che per essa sola « io le scriva una lettera per sollecitarla a « spedirmelo. Attendo dunque i suoi favori « con quella sollecitudine che non tolga punto « nè alla singolare di lei esattezza, nè agli « altri impegni pressanti che potesse avere. « Arrivato a termine tutto il lavoro quel cavaliere commise a Roma l’incisione, e spedì gl’ indici al sig. co. Simone Stratico professore di Padova, perchè li passasse al Valle, con cui sapeva aver incontrata relazione. Fino a questo punto si può osservare