2 l4 Nettuno, e che gli onori di lei crescevano ini! -no su la marina, non dimentico dello scorno avuto con essa nella lite di chi dovea dar il nome ad Atene', vistala un giorno scesa alla riva del fiume e del mare uscito la sfidò a battaglia , ed avendogli ficcato Nettuno il tridente nello scudo di Palladc , attaccatosi alle punte ritorte, Io strappò dal braccio della dea, e Nettuno restò trionfante. Pallade pregò il padre Giove, il quale fece, che lo scudo dal tridente uscito , ed in mar caduto , ed affondato, si converti nell’ isola, che dallo scudo prese il nome di Egida. Descrive poi 1’ origine dello scudo dalla Capra Am alt e. a, e come vi fu posto il teschio di Medasa', tratta di Medusa, e delle imprese di Perseo, del loro lungo viaggio, e tesse un catalogo di favole antiche, e di sua invenzio. ne, come del nome del monte Autinìano, del colle Rosario/o , che fu un pastore che dava noja alle ninfe del Formione. Nel Formione , dice . sono trote preciosissime , le più grosse, che abbia mai vedute , dove fu egli ; e ne fa la loro origine; dice che nella terra di Montona fu rivoltato un figliuolo di Nettuno per opera ali Pallade. Delie Simplegadi srogli, i quali si dicevano , che combattevano insieme, tratta donde venissero: induce Pallade a fulminar tre Tritoni, ed a farli divenir scogli nel porto di Pola. Fa nascer nel nostro mare alcuni carago-letti, chiamati Naridole. Recita come uno chia-