127 nistero del Commercio, Industria e Lavoro sono previste a tale scopo 30 milioni di lev. che devono servire per organizzare tali scuole; prima bisogna formare gl’insegnanti; secondo l’art. 56 si formerà un fondo speciale a tale scopo che avrà fra l’altro l’I % dei benefici della Banca Nazionale Bulgara, della Banca Cooperativa, e delle miniere dello Stato. Tali scuole si trovano nella fase di organizzazione (1). L’artigianato rappresenta una grande forza sociale perchè ammonta a circa 200 mila uomini (con le loro famiglie circa 500 mila), il loro numero invece di diminuire è aumentato dal 1900 di un terzo; la loro produzione è valutata intorno a 250-300 milioni di lev. oro (2). L’artigianato bulgaro attraversa una crisi di transizione. Alcuni rami di esso non possono soddisfare i cambiati bisogni del consumatore e debbono trasformarsi o perire; altri possono fiorire a condizioni che acquistino tale perfezione da soddisfare pienamente i nuovi bisogni della moda; tutti hanno bisogno di istruzione e di mezzi. « La salvezza risiede unicamente nell’adattamento dei perfezionamenti tecnici alla loro produzione in modo che gli articoli siano venduti a buon mercato. Il nostro artigiano non ha maestri; noi non possediamo alcuna rivista tecnico-professionale; non esiste un museo tecnico dove si possano vedere i progressi della tecnica moderna; il nostro artigiano non conosce ancora i vantaggi della cooperazione e ignora molte cose » (3). Gli artigiani in Bulgaria fanno delle continue pressioni per avere crediti e facilitazioni tributarie; i mestieri comuni sono in soprannumero mentre quelli speciali fanno difetto; sono molto occupati e fanno buoni guadagni gli elettricisti, fumisti, idraulici, ecc.; è noto che nelle città la manuten- (1) Peter Nikoloff, Che cosa si è fatto per l’istruzione comm. e indust., in « Democraticeski Zgovor » 30 aprile 1925. (2) Hr. St. Hinkoff, op. cit., pag. 93. (3) Narod, organo dei socialisti moderati, 3 ottobre 1924.