Si ritira in pallia , e per dar successione alla doviziosa di lui famiglia sposa una dama del Friuli, dal qual nodo frutto felice gli furono i due colti suoi figli Benedetto e Francesco , allevati alla scuola del padre. Da molli anni passato a convivere col fratello vescovo in Parenzo, fissò suo domicilio in quella città, e nel 1797, cessata la repubblica veneta, fu stabilito da S. M. F imperatore al governo politico - economico, e giudiziario di Parenzo; incarico che ritenne fino alla cessione dell’Istria al regno dJ Italia , nella qual epoca fu poscia istallato presidente del tribunale giudiziario, che dal Quieto si estendeva colla sua giurisdizione sino a Pola. Durante quel regime fu eccit-tato più volte portarsi a Milano , sede capitale , per avanzare nella carriera , eh’ esso rifiutò per non abbandonare il fratello vescovo, e la famiglia. Ricuperata questa provincia dalFAustria, riassunse il Polesini 1’ incarico primiero, che ritenne sino all’ attivazione de’ commissariati distrettuali, facendone allora la rinunzia , amante di tranquilla e pacifica vita.