3iG Da questo lavoro elei dotto abate Fanzago noi abbiamo tratto le presenti notizie , e nella massima parte letteralmente trascritte. Nella quale orazione considera il Fanzago la musica , come arte, e come scienza ; e dimostra la perfezione alla quale la condusse il Tartini , come arte, e quanto fosse la penetrazione del suo raro talento, nel trattarla come scienza. DallJ effigie suddetta noi abbiamo pure fatto trarre il medaglione, che adorna l’articolo presente. La sua vita fu peranco scritta in francese^ stampata a Parigi , coll’ incisione del suo ritratto fatta dietro il disegno del sig. p. Guerin per conto del sig. Cartier. Comunemente succede, che dopo la morte degli uomini anche i più celebricome che il loro nome resta perenne nella memoria da posteri, di raro però viene epiesto segnato da qualche pubblico monumento , che ricordi la persona, e ne perpetui la rinomanza. Non così creder dobbiamo, che succedesse del nostro Tartini, che anzi come appunto alla morte del celebre Corelli da Fu-