CORPUS DOMINI . sempre diviso il suo tempo fra i pubblici affari e fra gli studii piacevoli e filosofici, venne a morte nel marzo 1600, d’anni 78 ; e da una corona di poeti friulani fu pianta la sua morte con carmi raccolti da Vincenzo Giusti. ( Rime di diversi nobilissimi spiriti della patria del Friuli in morte dell' illustr. sig. Giorgio Gra-denico, ec. Udine, »me. fy ; e v’ è dipinto il Gradenico come uno de’maggiori protettori di quella patria). Passando alla descrizione delle opere sue stampate, 1’ esser elleno sparse nelle Raccolte di allora, e Taverne in poco numero pubblicate, fa che non sia molto agevole il rinvenirle . Quelle che ho vedute e lette stannosi ne’ libri seguenti : I. Libro terzo delle rime di diversi nobilissimi et eccellentissimi autori nuovamente raccolte . In Venezia al segno del Pozzo AIDL. 8. Del Gradenigo son qui quattro sonetti, ed una canzone, e stanno a pag. 97, 98, 191. II Libro quinto delle Rime di diversi illustri signori Napoletani, e et altri nobilissimi ingegni. Venezia, Giolito, MDLV. 8. In questa edizione son sette componimenti poetici del Gradenigo, cinque de’ quali sono gli stessi che trovansi nell’ anterior Raccolta i55o, e stanno a pag. a5o, a5i, aóa, a;')5. III. Rime di diversi ec eccellenti autori. Vine-gia, Giolito, MDLVI. ia. Sonvi cinque sonetti ed una canzone del Gradenigo a pag. 474» 7^» 76, 77, tratti da quelli che stanno nella edizione i555. IV Rime di m. Bernardo Cappello. Venezia. Guerra, i56o, 4- Un sonetto di Giorgio sta a pag. 375 in risposta di altro del Cappello, che trovasi anche a pag. »87, T. I delle Rime del Cappello ristampate in Bergamo dal Lancellotti nel 1735, 8., ove nel T. II a p. 195 delle Annotazioni si ricorda il Gradeni- o. Il sonetto di Giorgio è ristampato a p. 9 el seguente libro. V. Rime di diversi nobilissimi et eccellentissi- mi autori in morte della signora Irene delle signore di Spilimbergo . In Venetia appresso Domenico et Gio. Battista Guerra fratelli i f'61. Diversorum praestantium poe-tarum carmina in obitu Irenes Spilimber-giae. Venetiis i56r, 8. Questo libro per testimonio dell’Atanagi, che n’è editore, si deve tutto al Gradenigo, che ne fu il raccoglitore. Varii sono i componimenti si italiani, che latini indirizzati al Gradenigo, o che lo nominano sempre con elogi; ma nessun componimento io vi trovo che porti il nome di Giorgio come autore. Però sono senza dubbio sue tutte le Risposte date a* sonetti altrui, e queste io veggo a p. 9, io, 42> :ì3> 9°> 11 9-126, i5o, i5i. Anche molti sonetti sotto il titolo d’incerto, che stanno dalla pag. 99 alla 117, e alle pag. 178, 17;) ponno per avventura essere scritti dal nostro Gradenigo. VI. Rime di ni. Giacomo Zane . In Venezia MDLXII. appresso Domenico e. Gin. Battista Guerra fratelli. A p. 173 evvi il sonetto del Gradenigo che trovasi già nella Raccolta per la morte d’Irene a p. 5a. VII. De te Rime di diversi nobili Poeti toscani raccolte da ni. Dionigi Atanagi. Libri due. Venezia. Avanzo, i565, 8. Dieci sonetti del Gradenigo, che non si trovano nelle antedette raccolte, quest5ottima collezione comprende, con un madrigale , e sono a pag. 107, 108, 109 del libro secondo. L’A-tanagi nella tavola di questo secondo libro ci dice che uno de’ sonetti è per Emilia di Spi-limber^o, sorella d’Irene, e che un altro è per il ritratto d’isabella di Spilimbergo, sorella d’ Irene, eseguito dal celebre Tiziano; cosicché da ciò impariamo che Tiziano ( oltre il Ritratto d’Irene che ci fu dato inciso nella Storia delle Belle Arti Friulane dal conte Fabio di Maniago. Venezia . Picotti 1819 4., e Udine. Mattiuzzi 182$ , in 8.° ) avea fatto anche quello d’ Isabella; ciò che non fu avvertito da alcuno finora, eh’ io mi sappia (1) . E nella Tavola del primo li- (1) Fra quelli che nominano i ritratti fatti da Tiziano in Spilimbergo, cioè il Vasari ( p. 377. voi. IX. ediz. di Siena 1790 ) il Rido/fi ( P. I. pag. l’jò ) il Liruti ( Notizie de’letter. Friul. T. II. p. agi), il Ticozzi ( Vite de’ pittori Vecellj p. aa5 ), il Maniago ( Storia delle Belle Arti Friulane. Udine i8a5. p. a8o. Nota a6 ) nessuno dice che Tiziano, oltre al ritratto già noto cP Irene e quello di Giulia da Ponte di lei madre, abbia eseguito anche quello (/’Isabella di Spilimbergo sorella d’Irene. Il Maniago però soggiunge che il conte Giulio di Spiliniber- go possiede , oltre quel et Irene , un altro ritratto di uguali dimensioni, dello stesso identico itile , e belio ugualmente, che rappresenta altra donna nella medesima mossa, di pari età ,