262 CAPO Vili Ogni stabilimento con più di 10 operai è obbligato di avere un medico pagato dal datore di lavoro, e i comuni nella cui zona vi sono più di 1000 operai debbono avere medici con il diritto d’ispettori del lavoro. La cura degli operai e delle loro famiglie negli ospedali statali e comunali è gratuita. Nella stessa legge viene regolata l’ispezione del lavoro; viene istituito il Consiglio superiore del lavoro e assicurazioni operaie, presso il Ministero competente; gl’ispettori del lavoro hanno il diritto di entrare dappertutto, di fare domande agli operai e di estendere atti per trasgressione della legge. Le ammende però sono insignificanti, vanno da 50 a 2.000 levas; si prevede la chiusura dello stabilimento in casi speciali. Legge sulle assicurazioni degli operai in caso di malattie e infortunio. È andata in vigore nel 1918. Tutti i salariati senza differenza di età, sesso, nazionalità e modo di pagamento, si considerano assicurati in caso d’infortunio. Sotto il nome d’infortunio s’intende non solo il ferimento o la morte ma anche la malattia come conseguenza del lavoro. L’indennizzo non viene pagato dal padrone ma dal fondo speciale formato con mezzi fomiti dal datore di lavoro e dalle ritenute degli operai. L’assicurazione contro gl’infortuni è a favore di tutti gli operai senza differenza nella misura di 2400 lev. di salari all’anno il che si dimostrò insufficiente. Il fondo per l’assicurazione contro la vecchiaia si forma: con l’I % dei salari, la stessa somma il datore di lavoro e lo Stato. Le disposizioni di tale legge sono considerate insufficienti perchè se l’operaio non guarisce in 6 mesi riceve il salario per tre mesi e viene abbandonato alla sua sorte, lui e la sua famiglia. Tale lacuna indicò subito la necessità di non limitare la durata della cura, come pure di estendere le